Chi: 1 volontario/a 18-30
Durata: dal 1 settembre 2017 al 30 giugno 2018
Organizzazione ospitante: Maisons familiales Rurales MFR
Scadenza: 11 maggio 2017

Opportunità di SVE in Francia all’interno di un’organizzazione che si occupa di formazione, attraverso metodi formali e non formali, coadiuvando pratica ed apprendimento frontale, nelle aree rurali francesi.

Il volontario sarà coinvolto in attività formative che si focalizzano su aspetti multiculturali. Egli sarà di supporto agli insegnati e si dedicherà anche all’organizzazione di attività per il tempo libero (attività creative, sportive, etc.).

Il volontario ideale dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

  • essere in possesso della patente di guida e con un interesse verso al lavoro con ragazzi;
  • avere interesse nella tematica del progetto e spirito di iniziativa;
  • il possesso di capacità creative è considerato un vantaggio in fase di selezione.
  • Come per gli altri progetti SVE, è previsto un rimborso per le spese di viaggio fino ad un massimale stabilito dalla Commissione europea. Vitto, alloggio, corso di lingua, formazione, tutoring, pocket money mensile e assicurazione sono coperti dall’organizzazione ospitante.

Per candidarsi occorre cliccare sul bottone “Candidati” a destra, allegando CV e lettera motivazionale specifica per il progetto, tutto in lingua inglese e completo di foto, il prima possibile.
Alla voce organizzazione d’invio si deve selezionare AMFI – Abruzzo senza bisogno di aver preso contatto in anticipo. Se selezionati, si dovrà partecipare ad una formazione pre-partenza.

Studiare all'estero: ancora pochi giorni per le borse di studio WEP

C’è tempo fino al 30 aprile per ottenere una borsa di studio valida per frequentare una scuola straniera

Anche quest’anno WEP, organizzazione leader nel settore degli scambi culturali e linguistici nel mondo, mette a disposizione borse di studio del valore di 1.000 euro per gli studenti più brillanti e meritevoli che desiderano trascorrere un trimestre, un semestre o un anno scolastico in una scuola straniera con i programmi scolastici all’estero. Per questo programma, che ha destinazioni in Paesi di tutto il mondo, WEP prevede tre formule di viaggio (Exchange, Flex e Area Option): a seconda della scelta sarà possibile o meno esprimere preferenze su destinazione, scuola frequentata o materie da seguire. Per i ragazzi che scelgono il programma Flex semestrale o annuale in Australia (nel Queensland), WEP mette inoltre a disposizione altre 4 borse di studio del valore di 1.000, cumulabili con le altre.

Le borse sono assegnate dalla commissione WEP in base alla motivazione, alla predisposizione, alla conoscenza della lingua straniera e ai voti ottenuti nei due anni precedenti. La graduatoria viene stilata tenendo conto anche della regione di provenienza dei candidati, per una distribuzione equa sul territorio. Per partecipare è sufficiente seguire il normale iter di iscrizione, prestando attenzione a richiedere il colloquio di selezione personale presso gli uffici WEP o localmente con i collaboratori, entro il termine di scadenza (30 aprile per le partenze a gennaio 2018).

1) Borse studio WEP – generiche
Valore borse: 1.000 euro
Destinatari: studenti al 2° o 3° anno delle superiori che vogliono trascorrere trimestre, semestre o anno scolastico all’estero
1° Scadenza: 30 aprile (per le partenze invernali 2018)
2° Scadenza: 30 novembre (per le partenze estive 2018)

2) Borse Studio WEP – EQI Education Queensland International
Valore borse: 1.000 euro
N. borse: 4
Destinatari: studenti al 2° o 3° anno delle superiori che vogliono trascorrere un semestre o anno scolastico nel Queensland con la formula Flex
Scadenza: 30 novembre 2017

Con i programmi scolastici gli studenti hanno l’opportunità di migliorare la conoscenza di una lingua e di vivere a stretto contatto con una cultura diversa dalla loro. Per tutta la durata del soggiorno, infatti, i ragazzi vengono ospitati da una famiglia e seguono i corsi in una scuola locale. Il Programma scolastico all’estero infatti, oltre ad essere l’occasione perfetta per conoscere gli usi, i costumi e le abitudini di un paese diverso dal proprio, diventa un’indimenticabile opportunità di formazione e crescita a livello umano: immergersi in un ambiente diverso è una sfida che rende più autonomi, stimolando le capacità di adattamento e di relazione.

WEP, World Education Program, è un’organizzazione internazionale al servizio dei giovani, che segue ogni anno circa 4000 ragazzi in partenza dall’Italia verso 65 Paesi e in arrivo nella nostra penisola da tutto il mondo. I suoi programmi comprendono: soggiorni di gruppi scolastici durante l’anno (stage linguistici) o durante l’estate (vacanze-studio); corsi di lingua all’estero; programmi di lavoro, stage e volontariato all’estero; i programmi “High School” per i ragazzi delle superiori per trascorrere un trimestre, un semestre o un anno scolastico all’estero.

Per informazioni:

tel. 011/6680902
info@wep.it
https://www.wep.it/

Alternanza scuola - lavoro

L’alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l’orientamento. La/il giovane impara in contesti diversi, sia a scuola sia in azienda. Le competenze acquisite in azienda sono riconosciute come crediti per il conseguimento del diploma o della qualifica. L’alternanza scuola – lavoro è obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, anche nei licei ed è stata istituita dalla Legge n.107 del 2015.

Cos’è l’alternanza

L’alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori, anche nei licei, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015 (La Buona Scuola) in linea con il principio della scuola aperta.

La scuola deve, infatti, diventare la più efficace politica strutturale a favore della crescita e della formazione di nuove competenze, contro la disoccupazione e il disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Per questo, deve aprirsi al territorio, chiedendo alla società di rendere tutti gli studenti protagonisti consapevoli delle scelte per il proprio futuro.

Con l’alternanza scuola-lavoro, viene introdotto in maniera universale un metodo didattico e di apprendimento sintonizzato con le esigenze del mondo esterno che chiama in causa anche gli adulti, nel loro ruolo di tutor interni (docenti) e tutor esterni (referenti della realtà ospitante).

L’alternanza favorisce la comunicazione intergenerazionale, pone le basi per uno scambio di esperienze e crescita reciproca.

Non solo imprese e aziende, ma anche associazioni sportive e di volontariato, enti culturali, istituzioni e ordini professionali possono diventare partner educativi della scuola per sviluppare in sinergia esperienze coerenti alle attitudini e alle passioni di ogni ragazza e di ogni ragazzo.

In questa chiave si spiega il monte ore obbligatorio: 400 ore negli istituti tecnici e professionali e 200 ore nei licei che rappresentano un innovativo format didattico rispetto alle tradizionali attività scolastiche e possono essere svolte anche durante la sospensione delle attività didattiche e/o all’estero.

L’estensione delle attività di alternanza anche ai Licei rappresenta un unicum europeo. Persino in Germania, con il sistema duale, le esperienze scuola-lavoro riguardano solo gli istituti tecnici e professionali. Il nostro modello supera la divisione tra percorsi di studio fondati sulla conoscenza ed altri che privilegiano l’esperienza pratica. Conoscenze, abilità pratiche e competenze devono andare insieme.

Un cambiamento culturale per la costruzione di una via italiana al sistema duale, che riprende buone prassi europee, coniugandole con le specificità del tessuto produttivo ed il contesto socio-culturale italiano.

I TEMPI DI ATTUAZIONE

Dall’anno scolastico 2015/2016, l’alternanza è obbligatoria per gli studenti del terzo anno: le 400/200 ore rimangono comunque un obiettivo del triennio.

Dal corrente anno scolastico 2016/2017 l’alternanza è obbligatoria per gli studenti del terzo e del quarto anno. A regime, dall’anno scolastico 2017/2018, saranno coinvolti tutti gli studenti dell’ultimo triennio: circa 1 milione e mezzo.

Prima dell’introduzione dell’obbligatorietà, gli studenti che nell’anno scolastico 2014/2015 hanno svolto esperienze di alternanza, sono stati 270 mila: cifre che corrispondono al 18% del totale degli studenti della scuola secondaria superiore e al 42,3% delle scuole.

UN NUOVO PATTO TRA SCUOLA E MONDO DEL LAVORO

L’alternanza scuola lavoro è un’esperienza educativa, coprogettata dalla scuola con altri soggetti e istituzioni, finalizzata ad offrire agli studenti occasioni formative di alto e qualificato profilo.

Il percorso di alternanza scuola-lavoro offre agli studenti l’opportunità di inserirsi, in periodi determinati con la struttura ospitante, in contesti lavorativi adatti a stimolare la propria creatività. La comprensione delle attività e dei processi svolti all’interno di una organizzazione per poter fornire i propri servizi o sviluppare i propri prodotti, favorisce lo sviluppo del “Senso di iniziativa ed imprenditorialità” che significa saper tradurre le idee in azione. E’ la competenza chiave europea in cui rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui ad acquisire consapevolezza del contesto in cui lavorano e a poter cogliere le opportunità che si presentano.

Lo studente in alternanza non è mai un lavoratore, ma apprende competenze coerenti con il percorso di studi scelto in realtà operative.

Pur nella differenza dei ruoli e delle competenze, le scuole e il mondo del lavoro sono sollecitati ad interagire per una maggiore corresponsabilità educativa e sociale orientata alla valorizzazione delle aspirazioni degli studenti nell’ottica di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

DEFINIRE E DISTINGUERE L’ALTERNANZA

Il Progetto/Percorso di alternanza scuola lavoro si articola in moduli didattico-informativi, svolti in classe o in azienda, e in moduli di apprendimento pratico all’interno del contesto lavorativo.

Rispetto al tirocinio/allo stage, l’alternanza scuola lavoro è un percorso più strutturato e sistematico dotato di obbligatorietà, forte impegno organizzativo con un dispiego di esperienze all’interno di un triennio.

L’alternanza è parte integrante della metodologia didattica e del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, mentre il tirocinio è un semplice strumento formativo.

L’alternanza scuola lavoro si distingue anche dall’apprendistato in quanto si configura come progetto formativo e non come rapporto di lavoro. L’apprendistato è un vero e proprio rapporto di lavoro che prevede un contratto, un piano formativo e l’aderenza alla normativa del Jobs Act.

Le informazioni sulle iniziative di "Giovanisì" ora si ricevono anche ai Centri per l'impiego

Tutte le azioni del progetto Giovanisì adesso, dal 18 aprile, vengono illustrate anche all’interno dei Centri per l’impiego della Regione Toscana.

Giovanisì è il progetto lanciato sei anni fa dalla Regione Toscana per l’autonomia dei giovani – un mix tra messa a sistema di azioni che già esistevano, altre nuove e una buona comunicazione, tutto riunito sotto un unico brand – e in questo modo la diffusione delle misure messa a punto sarà più capillare.

I destinatari sono gli under 40, che potranno recarsi al Centro per l’impiego più vicino e durante il primo colloquio informativo ricevere informazioni non solo sulle misure che possono facilitare l’accesso al mondo del lavoro ma anche su altre azioni, dal sostegno sugli affitti della casa per chi ancora vive con i genitori al servizio civile, dalle garanzie per ottenere più facilmente in banca un prestito e metter su una propria attività ai voucher per i co-working, spazio condiviso dove organizzare il proprio studio, senza dimenticare borse di studio, esperienze di mobilità all’estero ed altri strumenti utili per un percorso personale di crescita.

"Impariamo a fare tortelli e ravioli". Un corso di cucina per i giovani mugellani

Nel corso di cucina promosso da Unicoop – Sezione Soci di Borgo San Lorenzo c’è una sezione nuova nuova, interamente dedicata ai giovani. Non solo infatti si imparerà la cucina di mare con “Un menestrello ai fornelli”, ovvero con Francesco Fuligni, cantautore e chef, non solo si scopriranno i segreti di torte e biscotti con Alfredo Pierottoli, non solo si apprenderanno ricette e trucchetti della cucina naturale con Paola Cassigoli; il corso prevede anche due serate, lunedì 8 e lunedì 15 maggio, dedicati ai più giovani, con Michela Aramini che insegnerà ai ragazzi, fino ai 30 anni, come fare la sfoglia, e preparare i tortelli mugellani e i ravioli. Il costo del corso è di 50 euro – 45 per soci Coop e Amici delle Biblioteche- e comprende ricette e materiale, e dopo la lezione si cenerà con quello che è stato preparato. Informazioni e iscrizioni al 333-2582357.