L’Agenzia delle Entrate, attraverso una circolare pubblicata sul proprio sito, ha fornito nuovi chiarimenti sul bonus Natale dopo le novità introdotte nei giorni scorsi.
Il bonus Natale ha subito delle modifiche nelle ultime settimane. Attraverso un decreto legge, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Governo italiano ha deciso di allargare la platea di beneficiari del contributo una tantum sino a 100 euro destinato ai lavoratori dipendenti.
Tutto ciò è stato possibile eliminando il requisito del coniuge a carico, permettendo di fatto ai genitori single, ma con un almeno figlio a carico, di poter richiedere l’indennità. Come di consueto, dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, è arrivata la circolare dell’Agenzia delle Entrate per fornire tutti i chiarimenti del caso.
Bonus Natale, i nuovi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate, attraverso la circolare N. 22/E dello scorso 19 novembre, ha fornito ulteriori chiarimenti sulle modalità di accesso al Bonus Natale in seguito all’intervento del Governo che ha modificato i requisiti per ottenere l’indennità sino a 100 euro.
Come già accennato, non figura più tra i requisiti quello del coniuge a carico, mentre rimangono invariati gli altri già previsti prima delle modifiche, ossia: un reddito nel 2024 non superiore ai 28mila euro, nel cui calcolo non bisogna tenere in conto quello relativo all’abitazione principale e alle pertinenze; almeno un figlio fiscalmente a carico e la capienza fiscale, ovvero un’imposta sui redditi di lavoro dipendente di importo superiore a quello della detrazione spettante. La circolare precisa che vengono considerati fiscalmente a carico i figli sino a 24 anni di età e reddito complessivo non superiore ai 4mila euro ed i figli con età oltre i 24 anni e reddito fino a 2.840,51 euro.
Il bonus, che verrà erogato insieme alla tredicesima, dunque, è esteso anche ai lavoratori dipendenti separati, divorziati, monogenitori e conviventi. L’Agenzia delle Entrate, però, chiarisce che il contributo, può essere percepito da un solo genitore, in caso di convivenza o lavoratori coniugati. Per quanto riguarda, le coppie separate o divorziate, l’ex coniuge deve risultare separato legalmente ed il figlio fiscalmente a carico di chi richiede l’indennità.
Infine, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che, per chi ha già presentato domanda, non è necessario procedere con una nuova richiesta, ad eccezione dei casi per cui, secondo le nuove regole, bisogna comunicare il codice fiscale del convivente dichiarando che quest’ultimo non sia beneficiario del contributo. Chi non rispetterà le date di scadenza della presentazione della domanda, potrà recuperare il bonus con la dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2024.