Lavorare in Spagna

In lieve ripresa economica, la Spagna rappresenta sempre una meta ambita per i giovani in cerca di un’occupazione all’estero. Ecco una guida per orientarsi tra i servizi e i canali per cercare lavoro

Il mercato del lavoro

Dal 2016, anno che ha segnato una ripresa per l’occupazione in Spagna – grazie alla spinta del settore del turismo e alla ripresa del settore edile – il numero dei disoccupati della penisola iberica è sceso costantemente.

La Spagna è un paese ricco di tradizioni e culturalmente stimolante con un mercato del lavoro caratterizzato da una forte flessibilità, che se da un lato incide pesantemente sulla diffusione del precariato, dall’altro presenta una maggiore mobilità e la creazione di nuove opportunità di occupazione seppur a termine.

Condizioni di vita e lavoro

In generale, il costo della vita in Spagna è piuttosto sostenibile e viene garantito universalmente l’accesso gratuito ai servizi sociali e alla sanità. Ci sono però delle differenze sostanziali di cui tener conto tra le zone di maggior benessere, rispetto alle regioni meno industrializzate, dove la disoccupazione tocca i massimi livelli.

Per approfondire questioni legate alle condizioni di vita e di lavoro in Spagna è possibile navigare il sito dei Servizi Europei per l’Impiego – EURES. Qui sono inoltre presenti informazioni sulla libera circolazione dei lavoratori applicate ai paesi dell’Unione Europea, sul riconoscimento dei diplomi, sui sistemi di sicurezza sociale e sul lavoro nel settore pubblico.

Per la ricerca di un alloggio si può fare riferimento alle informazioni utili presenti suFomento.gob.es, dove è presente anche auna sezione specificamente rivolta ai giovaniFomento.es.

Esiste anche un portale, curato dall’Instituto de la Juventud, per favorire l’emancipazione giovanile, con informazioni e link molto interessanti e utili tanto per l’alloggio quanto per l’occupazione Emancipacion.es.

Per il riconoscimento dei titoli di studio italiani è competente il Ministero spagnolo della Pubblica Istruzione. Tale riconoscimento è necessario per esercitare una professione “regolata”. La normativa di riferimento è compresa nelle Direttive 2005/36/CE, del Parlamento Europeo e del Consiglio e 2006/100/CE del Consiglio, recepite in Spagna dal Real Decreto 1837/2008, che stabilisce, tra le altre cose, quali sono le autorità competenti per ogni professione. Per informazioni utili in merito si rimanda a Mecd.gob.es.

I settori in cui cercare lavoro

La domanda di lavoro in Spagna è caratterizzata da una crescita delle richieste di profili altamente qualificati, con competenze specifiche ed esperienza.
I settori dove sono presenti più opportunità di impiego sono quelli legati ai servizi e, in particolare, sono piuttosto richiesti medici, infermieri e ostetriche, cuochi, rappresentanti di commercio, operatori di attività connesse all’occupazione.
Nel settore agricolo, vi è la richiesta costante di mano d’opera, ma si tratta di impieghi stagionali.
Sempre opportunità di lavoro temporaneo possono essere facilmente trovate nel settore alberghiero e, più in generale, del turismo.
Nel prendere in considerazione indicazioni di carattere generale come queste (fonte: Eures), bisogna tener presenti le differenze e particolarità tra le diverse regioni della Spagna.

Come cercare lavoro

  • Il primo riferimento da tener presente se si cerca lavoro in un paese europeo, compresa la Spagna, è EURES, la rete europea che raggruppa i servizi pubblici per l’impiego per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro in tutta Europa.
  • Il Servizio pubblico per l’impiego (SEPEServicio Público de Empleo Estatal), la rete di uffici di collocamento che raccoglie le offerte di impiego a livello nazionale, offre sul proprio sito tutte le informazioni utili per lavorare in Spagna. Sul sito empleate.gob.es è possibile consultare in tempo reale, per ogni regione e provincia spagnola, gli annunci di impiego.
  • Un altro canale ufficiale per la ricerca del lavoro è rappresentato dalle Agenzie di collocamento private autorizzate (Agencias de colocación), il cui elenco è disponibile qui, oppure contattando le Agenzie interinali spagnole (Empresas de trabajo temporal).
  • Altro portale fondamentale è InfoJobs.net, la Bolsa de trabajo. E’ possibile registrarsi, inserire il proprio cv e personalizzare le ricerche tra gli annunci presenti.
  • Anche il sito ufficiale della Camera di Commercio di Madrid contiene un servizio dedicato alle offerte di lavoro. In questo caso per visualizzare le offerte occorre registrarsi.
  • Un’altra fonte utile è rappresentata da riviste specializzate e sezioni presenti nei principali quotidiani. Tra queste la sezione Empleo de El Pais, disponibile anche onlineempleo.elpais.com
  • Per informazioni e orientamento ci si può rivolgere inoltre al servizio informagiovani spagnolo www.injuve.es
  • Interessante per trovare informazioni utili anche il blog spaghettibcn.com 
  • Informazioni generali per cittadini e imprese si trovano su Administracion.gob.es

Mettersi in proprio

Se invece si intende avviare un’attività in proprio ci sono alcuni passi da seguire:

  • Iscrizione alla Previdenza Sociale nel Regime Speciale per gli Autonomi, presso la “Tesorería General de la Seguridad Social“, attraverso le corrispondenti Direzioni Provinciali, Agenzie o Amministrazioni della “Seguridad Social
  • Iscrizione all’Impuesto de Actividades Economicas (Imposta sulle Attività Economiche, equivalente all’apertura di partita IVA) presso la Delegazione delle Finanze (“Hacienda”) competente per territorio.
  • In caso di apertura di un locale: richiesta della licenza comunale; comunicazione dell’apertura alla Direzione provinciale del Lavoro; richiesta di eventuali altre autorizzazioni (qualora fosse necessario) da parte di altre Autorità.
  • Iscrizione di patenti, modelli, progetti industriali e marchi, insegne o nomi commerciali, presso il “Registro de la Propiedad Industrial”.

Informazioni sul lavoro autonomo in Spagna si trovano su Empleo.gob.es. Un’altra pagina utile è quella a cura dell’Ambasciata italiana a Madrid Ambmadrid.esteri.it,Ambmadrid.esteri.it/Fare_affari_nel_paese.

Mettersi in regola per lavorare in Spagna

Gli italiani, come cittadini dell’Unione Europea, hanno diritto alla libera circolazione nel territorio spagnolo. Il che non vuol dire che non ci siano degli obblighi da espletare. Vediamo quali.

  • Certificado de Registro: per soggiorni superiori ai tre mesi, secondo la normativa vigente dal 2 aprile del 2007 (Real Decreto 240/2007) l’unico passo obbligatorio è quello d’iscriversi al “Registro Central de Extranjeros” nell’Ufficio competente per Provincia. La richiesta deve essere fatta mediante il modello ufficiale ex18 e presentando passaporto o carta d’identità in vigore. Presentata la richiesta, e pagata l’imposta di bollo corrispondente, sarà consegnato un “Certificado de registro como ciudadano de la Unión Europea” dove risulterà nome, nazionalità, domicilio, data di registro e Número de Identidad de Extranjero (NIE).  In mancanza di un lavoro, per poter soggiornare per piú di tre mesi il cittadino comunitario deve dimostrare di possedere mezzi economici e copertura sanitaria. Dettagli su Extranjeros.empleo.gob.es
  • NIE: è il Numero de Identitad de Extranjero, una sorta di codice fiscale, indispensabile per risiedere in Spagna. Consente di ottenere un contratto di lavoro, aprire un conto in banca, rapprotarsi con il fisco. Può richiedersi anche prima e indipendentemente dalla richiesta del “Certificado de registro”, purché se ne giustifichi la richiesta per interessi economici, professionali o sociali legati alla Spagna. Può quindi richiedersi anche prima della partenza, attraverso il Consolato spagnolo territorialmente competente. Dettagli su Extranjeros.empleo.gob.es. Sul sito del Ministerio de Empleo y Seguridad Social, è possibile scaricare i Modelos de Solicitudes.
  • Empadronamiento: da non confondersi con il “registro” indicato sopra, il primo passo da realizzare all’arrivo in Spagna è l’iscrizione al “Padrón Municipal” che, come l’anagrafe in Italia, registra gli abitanti nel territorio di un determinato comune. L’empadronamiento documenta la residenza e l’accredita. Per ottenerlo bisogna avere un domicilio. Se ne fa richiesta all’Ayuntamiento (Comune) presentando i seguenti documenti: modulo per la richiesta; documento di identità valido; originale e fotocopia del contratto d’affitto o di altro documento che attesti il luogo in cui si alloggia, firmata dal locatario. Dopodiché l’ufficio rilascerà il Certificado de empadronamiento.
  • Número de Seguridad Social: l’affiliazione alla Seguridad Social va fatta dal datore di lavoro al momento dell’assunzione, ma la domanda per l’assegnazione del numero della Seguridad Social può anche essere fatta dal lavoratore prima di essere assunto, direttamente presso la Dirección Provincial de Tesoreria o presso una qualsiasi Amministrazione della Seguridad Social.

L’italiano che si reca in Spagna ha diritto all’assistenza sanitaria del Servizio pubblico, dietro presentazione della tessera sanitaria europea (TEAM – Tessera Europea di Assicurazione Malattia) rilasciata dalle autorità italiane. Poi, una volta perfezionato il contratto di lavoro, l’iscrizione alla Seguridad Social darà diritto all’assistenza diretta del Servizio Sanitario Nazionale.
Oltre all’accesso al servizio mediante l’iscrizione alla Seguridad Social (lavoratori autonomi o dipendenti e loro familiari a carico) è prevista anche l’assistenza di livello non contributivo, per persone in condizioni di disagio sociale ed economico. Unico requisito: la residenza in Spagna da almeno due anni.
Ovviamente nei casi di urgenza (malattia grave o incidente) gli stranieri presenti in Spagna, qualunque sia la loro situazione di residenza o legalità, hanno diritto all’assistenza sanitaria.

Conoscere la lingua

La conoscenza della lingua spagnola è un requisito importante per trovare lavoro qualificato in Spagna. Possono essere richiesti livelli di conoscenza o certificati specifici in alcuni casi.

I corsi di lingua possono essere seguiti direttamente in Spagna (vedi su Studyinspain.info) e possono essere ospitati dalle EEOOII (Escuelas Oficiales de Idiomas), da università, centri autorizzati dall’Instituto Cervantes, accademie private. Ce ne sono di estivi o annuali.